Gli ARIANI gli ebrei e il NAZISMO

Le leggi di Norimberga per la difesa della razza ariana emanate da Hitler nel 1935 privano gli ebrei della nazionalità tedesca, limitano le loro possibilità di svolgere una professione, impediscono i matrimoni misti, riconoscono piena cittadinanza e diritti politici solo a chi «è appartenente allo stato di sangue tedesco».
Tristemente famosa è la “notte dei cristalli” del 1938, una violenta spedizione punitiva contro gli ebrei:

«Dal 1933 le disposizioni antiebraiche si erano moltiplicate di anno in anno, con progressione geometrica.Volevano che ogni ariano puro potesse distinguere gli ebrei e godere della loro sofferenza e mortificazione. Di conseguenza dal luglio 1938 quando entravamo in un ufficio, indipendentemente dal motivo, dovevamo cominciare dicendo: “Ich bin Jude, sono un ebreo”. Seguì poi il trasferimento delle famiglie ebree in “case ebraiche”.
Il 1° settembre 1939, su direttiva di Heydrich, si iniziarono i preparativi per l’assegnazione dei ghetti. Così, quando il 1° settembre 1941 su tutto il territorio del Reich venne introdotta la “stella gialla a sei punte, grande un palmo, applicata su fondo nero e con la scritta Jude”, il fatto non rappresentò più un marchio, la lista nera, l’isolamento – erano cose già successse – ma piuttosto il passaporto per l’Est, per le camere a gas. Alcune settimane dopo, infatti, lunghi convogli pieni di deportati cominciarono a correre nella notte verso Majdanek, Treblinka, Birkenau-Auschwitz»

Goebbels l'oratore del terzo reich

La propaganda nazista produsse documentari e film, volti ad affermare le dottrine codificate nel Mein Kampf e dunque a persuadere i tedeschi circa la necessità di eliminare quelle che venivano considerate le razze etnicamente inferiori, ad inculcare la più totale devozione e fiducia nel proprio fuhrer e ad affermare la grandezza di un reich che sarebbe durato almeno 1000 anni.
Eventi come il drammatico rogo dei libri invisi al regime e come la mostra dell’arte degenerata, elaborata per gettare fango su pittori ebrei, si svolsero sotto l’egida e la regia dell’indiscusso capo del ministero della propaganda.
Goebbels, che fu tra l’altro uno dei più fervidi sostenitori della persecuzione degli ebrei, che ideò la famigerata "notte dei cristalli", organizzò oceanici e sterminati raduni di massa, affidando all’esteta del III reich Albert Speer, l’incarico di creare la giusta ambientazione, le giuste geometrie, improntate a mettere in rilievo l’idea di grandezza e di dominio; da questo punto di vista il raduno di Norimberga del 1934 rappresentò la massima espressione della megalomania e della maestosità voluta dal potentissimo ministro della propaganda.
Con lo scoppio delle ostilità anche le produzioni di Goebbels cambiarono scenario: se prima della guerra lo scopo primario dell’ufficio della propaganda era quello di affermare l’ideale di grandezza della Germania nazional-socialista e del popolo ariano e di diffondere l’odio contro gli ebrei, ora, l’unico obbiettivo era quello di esaltare lo spirito di coraggio e sacrificio di ogni tedesco per la vittoria finale sul nemico ed in particolare sui "barbari"bolscevichi di Stalin.
Ogni occasione era buona per incentivare i figli della suprema razza ariana alla lotta per l’affermazione del reich millenario, alla guerra totale contro le potenze avversarie.
Ormai la germania Nazista era allle ultime ma nonostante gli ultimi, sopraccitati, patetici sforzi di sferzare la popolazione, il sogno di gloria di creare un grande reich millenario era ormai svanito: di fronte ad un’ Armata Rossa ormai padrona della capitale, Joseph Goebbels, il grande oratore, colui che più di ogni altro glorificò, con ogni mezzo a sua disposizione, il fuhrer della grande Germania, creando una simbiosi assoluta tra stato e partito, decise, il 1 maggio 1945, di seguire Adolf Hitler nella morte, insieme a tutta la sua famiglia, indegna di proseguire un’esistenza priva di un nazional-socialismo giunto al capolinea e prossimo alla totale dissoluzione.